"Thro' evening shades I haste away / to close the labours of my day."

Ultima

Eh beh.

Ciao Aprile, che bello che tu sia qui.
A parte l’ora legale.
A parte le Amiche di Mestre in anticipo di due giorni –lo dicevo io che avevo gli ormoni in giostra.

Aprile, serve pioggia e al contempo non riesco ad immaginare come sarebbero le mie mattine se uscissi e non riuscissi a respirare il profumo di primavera che c’è nell’aria in questo periodo. Quindi non è che potremmo avere una sana alternanza? Possibilmente senza gelate improvvise, che ho cominciato a piantare le aromatiche al rustico?

Ho ordinato da Amazon due kit di semi vari, dovrebbero arrivare mercoledì e ne parleremo quando li avrò sotto mano.

Meanwhile, le piccole gioie dei nuovi inizi: un nuovo numero del Witch Way Magazine, una nuova #tarotchallenge… la nonna che non sente la sveglia, si alza alle 9 quando arrivo io ed in un batter d’occhio la mattina è volata fuori dalla finestra solo per colazione e doccia…

Alti e Bassi di Primavera

Stamattina era da caffè, finestra aperta e Rondò Veneziano.

Ad un mese dalla data dell’evento, hanno annullato il meeting internazionale di scherma. Mi pare di capire che in febbraio ci sia stata una disputa tra FIS (Federazione Italiana Scherma) e ANS (Associazione Nazionale di Scherma) riguardo ai criteri (sistema SNAQ?) per il rilascio delle licenze di Maestro, che il TAR del Lazio abbia dato ragione all’ANS e che abbiano quindi revocato un tot di licenze rilasciate da FIS. E qui finisce quello che sono abbastanza sicura di aver inteso dall’internet.
Poi di per certo so che ieri, in occasione delle giornate FAI di primavera a cui la Sala d’Arme Walpurgis ha partecipato con uno stand di dimostrazioni presso Palazzo Doglioni “Botegón”, abbiamo dovuto correggere i dépliant cancellando la dicitura “Maestro Claudio De Lazzer” perché evidentemente tra queste licenze revocate ci sono anche quelle dei Maestri di FISAS.
E poi evidentemente questo ha causato un salto delle coperture assicurative per gli stranieri che dovevano partecipare al meeting e quindi ciao. Da “International Meeting” è diventato “ma magari facciamo tipo un’Accademia nazionale di un paio di giorni”.

Salta la gita a Venezia (forse) e salta la serata di gala (quasi sicuramente). Nella sfiga, se non altro questo è stato l’anno in cui ho deciso di comprare il vestito su Wish e quindi ho speso veramente poco.

Comunque notavo che Journal mi dà ancora problemi di sincronizzazione.


Oggi abbiamo festeggiato la primavera con un picnic tra Limoni (e simpatizzanti) in riva al lago del Mis, ho portato a casa un colorito roseo di cui vado fiera –anche se il posto in sé, la domenica a mezzogiorno, è un po’ troppo frequentato per i miei gusti, mi sarebbe dispiaciuto passare in casa una giornata così bella.
Però da domani urge rimettersi in riga con la dieta perché stiamo mangiando veramente ad minchiam sotto ogni punto di vista.

Dopo qualche difficoltà in fase di avviamento, comunque, stasera ho sfornato i primi due dei cinque background per la one-shot, e ne sono soddisfatta. Domani li giro anche ad un paio di amici nerd navigati per avere un parere esterno.

Work in progress

Journal mi ha dato qualche problema, ultimamente… Non si sincronizzava tra tablet e cellulare e non riuscivo a lavorare alternando l’uno e l’altro –che è quello che faccio di solito. Il cellulare è comodo per fermare i pensierini volanti, ma niente batte la sensazione della tastiera (bluetooth) del tablet. MA c’è stato un aggiornamento e quindi adesso vediamo se la questione si è risolta.

Pare di sì.

Ho festeggiato Ostara in ritardo, questa volta, ma ne è valsa la pena… Uno degli alberi caduti durante l’uragano Vaia adesso si presta molto bene a farmi da altare e seggio della veggente. Ho passato la mattina a pensare a cosa poteva servirmi per imbastire una parentesi di raccoglimento per celebrare la primavera e quello che mi piacerebbe che manifestasse nella mia vita, perché non volevo portarmi appresso un baule di roba. Credo di essere alla ricerca di una nuova forma… una nuova maniera di fare le cose. Quest’anno non ho tirato fuori le solite uova dipinte; avevo il vecchio nido che abbiamo tirato via dal rovo quando lo abbiamo potato, e ci ho messo dentro dei cristalli –rappresentano quello che mi auguro meglio delle uova, in un certo senso. Avevo il profumo degli oli essenziali sulle braccia e quello dell’aglio orsino dal sottobosco, gli uccellini sui rami, le poiane sopra la testa. Ci voleva proprio. Spesso ultimamente mi sono sentita come “disconnessa”, e avevo bisogno di recuperare.

Senza contare che abbiamo in ballo una one-shot di Vampiri per domenica 31 e devo tradurre le cinque schede che sta preparando Yuri in altrettanti background che siano essenziali ma accattivanti, quindi mi serve tutta l’ispirazione possibile.

Oh, una selenite arancione

Ogni tanto non so nemmeno io di cosa ho bisogno. Sinergia calmante per combattere l’ansia ed evitare di perdere la pazienza… ma se poi mi butta troppo giù? Il motore deve restare su di giri, ci vuole anche la componente energizzante… e se poi divento aggressiva e sbotto?

La parola chiave è equilibrio, ma ieri sera non mi veniva in mente. Volevo scegliere un cristallo da portarmi a spasso ma non riuscivo a decidermi e, una volta tanto, ho deciso di rivolgermi all’Oracolo dei Cristalli di Isabella –si tratta di aprire una pagina a caso. Così (e perché mi è venuto in mente di averne trovata una nel Witch Casket di ottobre) ho scoperto che la soluzione ai miei problemi è la SELENITE ARANCIONE.

Ha pressoché le medesime proprietà della solita selenite bianca, ma con il boost al chakra sacrale. Aumenta le sensazioni di benessere, aiuta l’autostima e l’equilibrio emotivo, contrasta lo stress a casa e sul posto di lavoro, e tra le altre cose la mia selenite in particolare ha un taglio (burattato btw) che la rende piacevole da impiegare anche come “worry stone” … insomma, è la mia nuova migliore amica.

The Oil Loot

Ho avuto un momento di paturnia pesante, un paio di settimane fa, quelle parentesi di scazzo esistenziale che sanno proprio di sbalzi ormonali come una PMS fuori programma, per cui non c’è veramente una ragione plausibile… solita storia, leggermente aggravata dal fatto che la nonna fosse molto stanca e quindi mi prosciugasse ogni slancio vitale. Guardandomi intorno alla ricerca di una soluzione, ho trovato la mia bottiglietta di sali “anti-ansia” con oli essenziali di lavanda e bergamotto, e mi è venuto in mente che l’aromaterapia poteva essere un’ottima aggiunta al lavoro con cristalli ed erbe.

Così, Google alla mano, ho cominciato a farmi un’idea di quali fossero delle buone marche da comprare (finora ci eravamo sempre serviti da Just e Witt, ma la questione di contattare un rappresentante ogni volta non mi è per niente comoda) e quali fossero gli oli migliori per combattere lo stress, l’ansia, e tenere alto il morale. Alla fine ho scelto Flora, che online ha ottime recensioni, il prezzo è ragionevole, e soprattutto ho trovato facilmente un rivenditore tramite Amazon.

Mi piacerebbe potermi permettere di comprare DoTerra per seguire le ricette di Cristina il lunedì, ma certe miscele –anzi, sinergie di oli— sono fuori della portata delle mie tasche anche quando sono scontate. Poi “mai dire mai”, naturalmente. Intanto, ho trovato qualcosa di simile stamattina in farmacia, e ho comprato “Rinasci” e “Armonia” della Purae, che mi sembrano buonissimi. A questo punto, non resta che seguire le istruzioni e provare!

WWW – Witches’ Weekend’s Wanderings

Stamattina sono finalmente riuscita a finire di ascoltare l’episodio 58 di Spirit Guides Radio. Hai presente quando si dice “so many podcast, so little time”? Ecco, Spirit Guides Radio è uno dei tanti che scopro, che seguo, e che però poi di fatto raramente riesco ad ascoltare.
Ad ogni modo, l’episodio 58 si intitola “Oracle Cards + Soulpreneurship” ed è l’intervista a Merhipsy, creatrice del Mystic Rebel Oracle. Non è stato propriamente quello che mi aspettavo quando ho letto, nella newsletter, che si sarebbe discusso di come i Maestri Spirituali possano comunicare con noi attraverso le carte, ma ho sentito ugualmente cose molto interessanti.

Secondo Merhipsy, innanzitutto, gli Oracoli –a differenza dei tarocchi– canalizzano le loro proprie, specifiche, energie superiori: Angeli, Maestri Spirituali, Fate, Sirene, ecc. a seconda del mazzo, e già questo per me potrebbe diventare una valida discriminante nella scelta di un mazzo piuttosto che un altro quando sono indecisa su quale prendere dalla mensola. È una premessa ed è la Scoperta dell’Acqua Calda, detta così, ma io ad esempio non ci facevo troppo caso. Semplicemente, per me, Tarocchi e Oracoli avevano caratteri diversi… ma “dentro”, più che “dietro”.
Prendersi un po’ di tempo per, come dice lei, ricercare un meccanismo tra le parole chiave, è presumibilmente la definizione esatta di quello che quasi sempre mi sento di voler fare quando compro un mazzo nuovo, o mi capita una di quelle parentesi in cui alcune carte mi chiamano più di altre, e io SO di voler passarci qualche momento insieme ma non ho un’idea precisa su come agire. Guardo molto le carte e quasi niente i manuali, ma in effetti non va bene.

Qualche giorno fa, su Instagram, Devin di “Ambient Light Tarot” (ex Mystic Moon) si stava sfogando perché una persona le aveva scritto che non avrebbe mai comprato il suo Tarot Fauna finché nella guida ci fossero stati errori di ortografia e grammatica. Al di là della questione in sé, questo dovrebbe ricordarci che c’è un buon tot di lavoro anche dietro il libretto d’istruzioni e prendere le carte e buttare la guida significa praticamente sputare sulla fatica che ha fatto l’autore per prepararla, soprattutto se stiamo parlando di un mazzo realizzato a quattro mani con una persona ai testi e una alle illustrazioni. Non è sempre solo una questione di “le istruzioni servono ai neofiti”; di fronte ad un nuovo oracolo siamo tutti principianti.

In generale, è vero che spesso diviniamo senza mai realmente chiederci come funzioni. Questa è una piccola lezione che mi sono portata a casa oggi, ne approfitto per fare un mea culpa.

Di qui, un’altra cosa che mi ha colpito è stato un paragone con la Legge di Attrazione: la domanda che poni alle carte definisce la vibrazione della risposta che ricevi. Insomma il sentimento che noi mettiamo ponendo la questione stabilisce una frequenza; le Guide decidono una risposta, “infondono” una frequenza compatibile nella/e carta/e giuste e queste due frequenze affini si attraggono. Un’altra Scoperta dell’Acqua Calda che però è stato bello sentire esplicata in modo così preciso ed efficace.

Parlando di tutt’altro… ho scoperto, sempre da Instagram, che qualche giorno fa se n’è andato Mr. Pokee, il riccio africano, se l’è portato via un’infezione batterica. Mi piaceva un sacco, avevo comprato il suo calendario l’anno scorso, e adesso mi dispiace immensamente. È come se quest’inverno avesse messo a dura prova noi e un sacco di gente che abbiamo intorno –non l’ho scritto da nessuna parte, ma a Natale abbiamo perso Naomi e a gennaio Cassiel.
È stata una parentesi malinconica in una giornata altrimenti molto piacevole, comunque. Siamo andati con la Manto a fare quattro passi al Bosco delle Castagne e sono tornata a casa piena di buoni propositi per la bella stagione. Mi mancherà la coziness invernale, come tutti gli anni, ma giornate più calde e lunghe hanno i loro vantaggi.
Stay tuned 😉

The Giurney

Stamattina cercavo la mail del Witch Way Magazine con il numero di marzo, ma a quanto pare da oggi si sono organizzati diversamente e adesso c’è tutto un portale per gli abbonati e si può prelevare direttamente da lì. Non solo: come “premio fedeltà” c’è la possibilità di scaricare tutti i numeri passati –e la cosa mi ha reso assurdamente felice perché me ne mancavano DUE (giugno e luglio 2015).
Sono arrivata ad amare profondamente la comunità che si è creata intorno al WWMag, e completare la collezione era un po’ un punto d’onore… della serie “io c’ero, siamo cresciuti insieme”.

Ieri pomeriggio stavo facendo una delle mie cose preferite nella vita: ero seduta al sole, fuori dal rustico, a scrivere sul tablet pensando che mi mancava un sacco tenere un blog. Così, dopo averci ponderato un po’ su, ho deciso di approfittare del primo del mese per ricominciare.
L’anno scorso ho conosciuto quest’app, Journey, che da mesi ormai tengo come diario per i pensierini on the road –quel genere di cose che mi viene in mente quando sono incolonnata per strada dietro a mia nonna e mi è poco pratico tirar fuori l’agenda cartacea, ad esempio. La cosa davvero comoda, in questo senso, è che può pubblicare direttamente su WordPress quindi a me, fondamentalmente, basta spuntare una casella nel riquadro delle condivisioni e il gioco è fatto. Generalmente non sono post lunghi come quelli che ero abituata a lasciare qui ed i contenuti saltano a singhiozzo da un argomento all’altro senza alcuna pretesa, ma ho la testa piena di pensieri e di opinioni e devo scrivere perché mi piace e mi fa bene. In più, ho perso un sacco di tempo cercando di capire avessi più voglia di cambiare completamente aria ed aprire un nuovo blog (avevo anche già in mente un titolo, lo avrei chiamato “the Giurney”) o se fossi invece troppo affezionata a questo vecchio sito che mi ha servito fedelmente per tanti anni, una muta dopo l’altra.
Alla fine mi sono risolta per la seconda opzione.

Il rientro a settembre

Stasera finalmente ho acceso il computer per qualcosa che non avesse il marchio Blizzard Inc. ed ho sistemato la barra laterale del blog levando tutti i vecchi link, sia quelli di varie iniziative a cui ho partecipato nel corso degli anni (cose ormai morte e sepolte), sia i collegamenti ad altri blog e siti (la maggior parte dei quali non più attivi). L’idea è di approfittarne per ricostruire tutto man mano, da questo momento in poi. Per essere una con la casa piena di ragni, ho un rapporto pessimo con le ragnatele.

È stata una bella estate, ma accolgo con gioia adesso il calo drastico delle temperature ed i primi cieli veramente nuvolosi.
Sprezzanti del meteo, oggi abbiamo fatto la –molto presumibilmente– ultima grigliata della stagione tra Limoni e, per quanto mi riguarda, con stasera saluto quella voce della mia coscienza che mi dice “recludersi in casa è un fottuto sacrilegio”; è tornato il tempo dei teini, delle candele profumate, della copertina sul divano. Finalmente.

Al momento, accanto all’ormai onnipresente Struggimento Veneziano, si sta facendo strada in me una strana sensazione come di reminiscenza che –non so come mai– associo alle siepi di rovo, ai cespugli delle rose canine e ad alberi come il carpino bianco e la quercia, soprattutto quella rossa. E sì, è tremendamente specifico perché sono tutti trigger che ho notato finora, praticare assiduamente la mindfulness negli ultimi mesi mi ha rende particolarmente attenta. Il mio feed Instagram ne avrà tutti i sintomi.

In breve, sugli incanti con le emoji

Ad un certo bel momento, qualche settimana fa ormai, ho deciso che era ora di cambiare telefono. La fotocamera frontale mi aveva abbandonato ormai da mesi, ma era un fastidio molto relativo e ci potevo convivere; quando mi ha lasciato anche il microfono e l’alternativa diventava telefonare perennemente in vivavoce, mi sono arresa all’idea di pensionarlo dignitosamente… Possibilmente prima che tirasse le cuoia in una di quelle maniere tragiche che ti impediscono di recuperare comodamente tutti i tuoi dati, trasferire gli account, disattivare quelle app pretenziose che vogliono essere chiuse da una parte prima di poter riaprire da un’altra (la banca, l’authenticator della Blizzard…) ecc. ecc.

Poi io divento molto geek in questi frangenti, molto entusiasta, è un po’ come quando hai il fidanzatino nuovo e per i primi tempi è tutto bello, tutto nuovo, tutto fioricuoriammori… insomma, mi sono affacciata un attimo sul cortile del tecnopaganesimo e ho scoperto gli incanti con le emoji.

Ci vuole un tipo di bacheca che preveda il “like” più una serie di altre reazioni –tipo Facebook.

Si scrive una stringa di emoji pertinenti –ora non ho idea se WordPress supporti le emoji, ad ogni modo l’ultimo incanto che ho visto era stato pensato per tenere lontana una tempesta ed era fatto così:

💀🍃🍽️⛈️🌩️🚫
☀️☀️🌤️🍴🐣✔️

E le istruzioni sono semplici: un like/fav lo “carica”, reazione xy lo “lancia”.

Non ho ancora deciso come questo mi faccia sentire. Vecchia di sicuro. Tuttavia queste sono le nuove generazioni e questi sono i mezzi che hanno, questa è la loro “stregoneria”, e chi sono io per dire che non va bene? Magari funziona, alcuni principi di fatto sono rispettati. Magari anche i nostri vecchi hanno storto il naso quando ci siamo messi ad usare le candele di paraffina, i post-it colorati, e abbiamo capito che si poteva fare.

Sono in un certo senso affascinata. Non fa per me, ma riconosco un certo grado di inventiva, come quando guardi le foto dei bambini che marcano gli Elementi con i Mini Pony. Fanno tenerezza… hanno un sacco di tempo per diventare vecchi e scoprire il fascino dei “materiali più tradizionali” (sempre che ne trovino ancora…).

Ammettiamolo, la shufflemanzia con il lettore mp3 la pratichiamo tutti e ci crediamo fermamente.

AAA Mildred Cercasi

Ho passato un mese procrastinando questo post.

Volevo scrivere che finalmente ho vinto le ultime resistenze e mi sono iscritta in palestra.
Avevo deciso di farlo anche prima di provare una divinazione che ho letto in Wyrdworkers e che mi ha detto che ci sono alcune cose da sistemare energeticamente parlando sul piano fisico.
Prima ho deciso di aspettare che mi facessero il badge, poi ho deciso che avrei aspettato che mi facessero il piano di lavoro, e alla fine è arrivata la seconda settimana di febbraio, l’abbonamento ha compiuto un mese e ancora non avevo scritto niente.

f2r8de

Due settimane fa ho scoperto il Mildred Payne’s Secret Pocket Oracle, me ne sono innamorata, l’ho comprato e mi sono detta “scriverò quando arriverà”; oggi è arrivato –e me lo ha portato il postino del mio cuore, quello che si ricorda che la mattina mi trova a casa della nonna e quindi passa direttamente lì– e quindi eccomi qui.
Sono arrivati stamattina anche i Tarot Fauna, quelli che avevo preordinato non so più quanto tempo fa, e considerando che ci siamo svegliati con la neve è stata una specie di piccolo Natale… ma sono rimasta completamente stregata dai Mildred’s, e anche se la carta di oggi l’ho estratta dai Tarot Fauna perché l’ispirazione dettava così, riesco a pensare solo a quelli.

Si pensa che la giovane Mildred abbia creato il suo infantile ma affascinante oracolo intorno al 1928, mentre era ricoverata al Fenwood Asylum.

Suo padre l’aveva fatta ricoverare pensando che fosse pazza perché parlava con amici immaginari.

Mentre si trovava a Fenwood, Mildred non smise mai di contattare i suoi “amici” con il suo oracolo artigianale.

Gli altri pazienti la chiamavano “Millied la Strega Rossa”.

Mildred tenne il suo piccolo mazzo di carte nascosto alle autorità in una tasca segreta.

Anche se a tutt’oggi il suo destino è sconosciuto, qualcuno pensa che Mildred sia morta nel Grande Incendio del manicomio del 1933. Altri credono che sia stata proprio lei ad appiccarlo!

(traduzione mia del testo preso dal sito linkato sopra)

Per scrupolo, ho fatto una googlata veloce per capire in che percentuale questa storia sia inventata. A parte il fatto che effettivamente il Boston Psychopathic Hospital sia stato costruito in Fenwood Road nel 1909, qualsiasi altra voce rimanda al blog di Deviant Moon Inc., quindi deduco che sia tutto completamente fittizio.
Non che questo lo renda tanto meno affascinante… come ha scritto Stella/Fennario nel suo articolo (e come piace pensare anche a me da quando ho cliccato il tasto purchase):

We have photos, we have information. There may be a Mildred tulpa out there by now. Maybe she’ll come visit you.

Parliamo del mazzo… è piccino. Veramente piccino. Ho salvato uno screenshot da una delle IG Stories che ho registrato stamattina quando ho aperto i pacchetti, in attesa di una foto migliore per cui al momento non ho ancora trovato l’estro…

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Le ho misurate, sono 7 x 4.5 x 2 cm circa, compatibili persino con la mia ultima, minuscola borsa che ho salvato dalla pattumiera di mia madre. Stella le sue le tiene in una tazza.
Il dorso di ogni carta è come la tessera di un puzzle, e la foto è sempre nell’articolo di Stella, dove parla anche di un expansion pack che a me manca (per ora!), il cui retro compone una tavola ouija “per comunicare con Mildred”, e di un “bonus” composto da altre carte ed una lettera che la ragazzina aveva nascosto all’interno della sua bambola.
Insomma, il background è ricco, i primi articoli sul blog relativi alla storia di Mildred risalgono al giugno dell’anno scorso, ed è creepy come piace a me.
Credo che ci faremo buona compagnia… c’è nessuno che verrebbe a cercare il tulpa di Mildred insieme a me?