"Thro' evening shades I haste away / to close the labours of my day."

Miracoli!

Sono reduce da un weekend in cui i miei dolori mestruali hanno raggiunto il picco “dev’esserci-per-forza-qualcuno-che-mi-sta-pugnalando-non-si-spiega-altrimenti-questo-dolore-atroce”. Ho consumato il mio sabato sera ingrumata sul divano, con il cane che sbavava a pioggia sulla mia torta al cioccolato e pere e la sensazione quasi orgasmica dell’oki che fa effetto ed io torno a respirare normalmente. Ho guardato The Butler, e sono rimasta lì come una povera ingenua qualunque a sorprendermi dell’idea che un uomo possa nascere in una piantagione di cotone e morire andando a salutare Barack Obama alla presidenza degli USA.
Hanno provato a mettere Scott Summers a fare John Kennedy, ma alla fine sono riusciti a sparargli lo stesso, mannagg’.

Stanotte ho sognato che avevo sposato un giapponese, e che avevamo anche un bambino piccolo che però di giapponese non aveva davvero niente. Non mi piaceva stare con lui, era una di quelle cose “perché di sì”, perché era un uomo per bene e perché avevamo un figlio, ma mi dava fastidio. Ad un certo punto mi accorgevo che c’era qualcosa che non andava… saranno stati i miei sensi di ragno, o sarà stato perché magari gli diventavano la faccia verde e gli occhi gialli; fatto sta che prima gli ho chiesto in quanti fossero lì dentro – come in ogni esorcismo che si rispetti, ed erano in cinque, tanto per dire – e poi sono diventata anch’io una specie di mostruosità con il facepainting di Darth Maul, senza corna e con più capelli. E ruggivo, tipo. Una specie di boato infernale che mi veniva su dai più oscuri recessi dell’Oltretomba. So loud. Very protopower. Much fierce. Wow. Non so chi abbia vinto alla fine, ma ipotizzo IO.
E poi ho sognato pirati e sirene, ma con un’ambientazione un po’ dark in cui i pirati erano tipi veramente tosti e le sirene erano più che altro delle mutaforma che potevano passare dal 100% forma umana ad un 75% pesce, e tendenzialmente facevano le piratesse pure loro. Tanto nessuno notava la differenza e pochissimi sapevano la verità.

Incredibile ma vero, proprio quando mi stavo rassegnando a scrivere ad Amazon per chiedere che me lo rispedissero, stamattina è arrivato The Celtic Book of the Dead. Con UN MESE di ritardo, ma è arrivato. Ho scoperto che probabilmente avrebbe dovuto esserci in allegato un mazzo di carte “per l’Immram”, ma suppongo che l’averlo reperito di seconda mano a pochi soldi preveda che se un giorno vorrò quelle carte dovrò stamparmele per conto mio. Mai paura!

E poi in questi giorni sono andata in fissa con la fluorite, non ho ancora scoperto perché. Sabato mattina ho rivoltato tutti i cassetti cercando la gabbietta a spirale, per portarmi appresso almeno quella piccola che ho, ma nisba. Mi sa che è rimasta a casa da mia madre. La cosa curiosa è stata che ad un certo punto ho messo mano all’ogham, è uscita la carta della Betulla per nuovi inizi, purificazioni, liberarsi dal vecchiume per far spazio a cose nuove… ed è più o meno lo stesso identico significato che L’Oracolo dei Cristalli dà alla fluorite. Tutto sta, ora, nel capire in che direzione guardare, su che fronte aspettarsi queste novità.
Sarebbe bello se per Imbolc si potesse già depennare qualche voce dalla lista che è bruciata a Yule.

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