"Thro' evening shades I haste away / to close the labours of my day."

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La moltiplicazione degli insetti

La novità di questa settimana è il formicaio. Non so esattamente cosa, nella mia testa, mi porti a pensare che sia normale sterminare le formiche “abusive” in bagno e allevare quelle “con regolare permesso di soggiorno” in – appunto – soggiorno, però quando Yuri un bel giorno se n’è uscito con quella di comprare un formicaio, io ho risposto e perché no?
Non ho l’autorizzazione formale a pubblicare fotografie della nuova installazione finché la colonia non si sarà decorosamente avviata, comunque.
In compenso, i grilli – quei minuscoli pinheads venuti al mondo intorno alla metà di agosto – si sono ormai tramutati in grossi e grassi ortotteri e stanno a loro volta deponendo in ogni dove, persino nelle zucchine che dovrebbero mangiare. Però stavolta mi sono attrezzata diversamente, ed ho improntato una nursery; lascio a disposizione delle femmine i dischetti di ovatta per make-up, belli umidi, e quando me li hanno caricati per bene li sfoglio strato per strato e li metto da parte, in un tupperware, con del terriccio. Vediamo come va.
Sarebbe bello che adesso la smettessero, comunque. Sul serio, basta. Non ho modo di quantificare quante uova ci siano ormai, ma ovviamente siamo nell’ordine delle centinaia.

Poi, non so, stavo pensando di istituire una sorta di Vecchiaccia Awards per eleggere ogni settimana una perla lavorativa degna di credito karmico per me. Una volta non indulgevo tanto spesso in queste “Cronache di una badante con qualifica”, però un’amica mi ha detto che mi farebbe bene sfogarmi. In più, ribadisco, la riserva di scrupoli non è infinita e quei pochi che mi restano saranno d’ora in poi impiegati meglio.
Dunque credo che l’apogeo stavolta l’abbia raggiunto mercoledì mattina, quando ha avuto il coraggio di dire che “l’odore del brodo di tacchino le dava il voltastomaco” dopo che stoicamente io l’avevo aiutata a fare la doccia mentre lei mi raccontava con esagerata, inopportuna, implacabile et impietosa dovizia di particolari della sua candida.

E giovedì è arrivata la mia selenite… le mie carte non sono mai state così comode XD

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Comprare da Etsy effettivamente è divertente, mi piace trovarmi nella scatola i bigliettini scritti a mano e qualche immancabile pensierino extra, mi sembra anche di fare una cosa carina per l’homemade… l’unico problema sono le tasse doganali. Che poi è un po’ il motivo per cui non partecipo tanto spesso ai giveaway d’oltremare anche quando mettono in palio delle piccole meraviglie… non vinco mai un tubo in ogni caso perché io per questo genere di cose sono sfigatissima, però ci pensavo giusto venerdì sera, quando ho letto cosa mette in palio “the Opaque” (negozio da cui per altro abbiamo già comprato e sempre roba di ottima qualità) per quest’ultimo giveaway che fa insieme ad “Enchanted Crystal” e “Under an Ivy Moon”: cristalli del valore di 50-100 dollari. Solo lei. Più i premi delle altre. Magari dichiarano tutto nella documentazione di viaggio e uno qui si ritrova a pagare 30 euro di dazio, e magari in realtà non avevi voglia di spenderli perché, potendo permettertelo, magari compravi direttamente qualcosa che ti piaceva di sicuro. Magari. Magari poi invece sei come me e non c’è proprio pericolo che arrivi la botta di culo al sorteggio. Anche se io ci spero sempre. Prima o poi metterò insieme abbastanza Vecchiaccia Awards da meritarmelo.


Di shopping vario ed altro

Alla fine ci ha messo 18 giorni, ma eccola qui, la mia prima TEP.
Con Yuri, ad un certo punto, ci siamo capiti male… dopo la triste dipartita di Lady Vashj avevo deciso di fargli un regalo e prendergli The Witcher 3, perché ci aveva messo gli occhi addosso e tutti ne stavano parlando veramente molto bene. Anche lui ha pensato di prendermi qualcosa, sapeva che sbavavo sulle Pinecones, non aveva colto il fatto che ne avessi già ordinata una… E così ne sta arrivando un’altra. CHE DISPIACERE IMMENSO.

È… massiccia. E anche un pochetto più grande di come me l’aspettavo. Fa indubbiamente la sua porca figura, è una di quelle cose che non riesco a smettere di toccare, perché dà soddisfazione, è speciale. Se poi la mattina comincia con cappuccino ed emicrania, i pacchettini-sorpresa alle 8:30 e senza dover nemmeno pagare le tasse doganali sono sempre doppiamente apprezzati.

Poi vogliamo parlare degli angel aura quartz?

Ignoro la traduzione italiana, credo sia “quarzo aura opale”. Anche questi vengono dal negozio di The Opaque, sono cristalli di quarzo dopo un bagno di platino. Ora porto il cluster nella spiralina a mo’ di ciondolo…

…e con la shard gioco a fare Alhambra con il suo nuovo frammento di corno di unicorno.

Scherzo, la shard è finita sull’altare di Arianrhod.

A proposito di gdr, la cronaca di Vampiri è arrivata agli sgoccioli, e in ogni caso da quando anche Ivan e Giovanni hanno (ri)cominciato a lavorare, trovarsi tutti insieme per finirla è diventato più difficile. Neanche mi ricordo l’ultima volta che ci siamo ritrovati con un martedì di cui disporre liberamente!

Per esempio, abbiamo ottimizzato il grillario secondo alcune soluzioni trovate online per l’ottimizzazione degli spazi in accordo con le esigenze naturali dei grilli, e a quanto pare il sistema “a cellette singole” è quello più funzionale. Probabilmente è anche più pratico da pulire, avendo ricavato una struttura di plastica. Adesso stiamo a vedere. Durante il trasloco, Yuri li ha contati e sono venti; si sta facendo una mezza teoria sulla possibilità che si cannibalizzino tra loro nel momento in cui mutano (perché sì, una grossa fetta s’è ben pasciuta e hanno cominciato a fare la muta), magari se possono stare più riparati ognuno nel suo loculo, mutano tranquilli e mi evitano la rimozione cadaveri.

Ormai io e Peletti siamo quasi amiche… ha proprio tanta pazienza, santa bestiola.

 


In the snow proprio…!

Il terremoto di lunedì (scossa sismica di magnitudo 3 con epicentro a Sedico che praticamente tutti i miei conoscenti hanno scambiato di volta in volta per: madre che trafficava in lavanderia/traslochi ai piani inferiori/camion di passaggio/cane sotto il letto/cantieri aperti particolarmente laboriosi) ha causato guasti all’acquedotto e ieri pomeriggio la Gestione Servizi Pubblici ci aveva messo un po’ di schitta perché pareva che mezza Belluno oggi sarebbe rimasta tutto il giorno senza acqua corrente per permettere agli operai di sostituire le porzioni di tubatura che erano saltate. In realtà poi né qui né a casa della Nonna2 i rubinetti ci hanno negato niente, abbiamo fatto scorta di taniche e catini inutilmente … per ora. Pare che nonostante la neve sia scesa copiosa sia stanotte che stamattina intorno a mezzogiorno, i lavori siano stati portati a termine senza intoppi e persino più in fretta del previsto. Avete stati proprio bravi, nonostante l’immancabile petulanza che leggevo poco fa sulla pagina Facebook del sindaco, perché secondo l’utente medio questi son lavori che vanno fatti di notte. In montagna, con la neve, al buio, al gelo, di notte. Potreste provarci voi, Geni del Male.

Probabilmente foriere di un’apocalisse imminente, le spedizioni delle mie pietrine sono arrivate tutte in SENSIBILE ANTICIPO, sia quella che viaggiava con DHL sia quelle sdoganate da Poste Italiane. Adesso sono una bimba felice.

Sì, ho fatto un bel carico e la cosa che ho pagato di più sono state le ametiste grandi della seconda foto, sono costate poco meno di 27 dollari (circa 24 euro). E, tanto per rendere l’idea delle dimensioni medie…

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Chissà se adesso mi esploderà la testa. Instagram talvolta può essere una fonte di ispirazione eccessiva.

Probabilmente domani quando sarà ora di far partire la macchina oltre alla neve scenderanno le bestemmie, ma per oggi questa atmosfera invernale mi è piaciuta tanto, questa luce bianca, la sensazione di intimo tepore mentre io al pc cominciavo questo post (per impaginare più facilmente le foto) e Yuri alla sua scrivania BONIFICATA DI FRESCO montava le sue prime miniature per Warhammer… Il Chai Tea Latte, che a volte mi viene con una bella schiuma fissa e a volte invece no… Mi hanno ripagato di una mattina passata a mangiarmi le mani per non sbottare malamente. Forse sono io in PMS, ma più probabilmente era la Nonna2 sul sentiero di guerra che inveiva contro tutti quelli che in questi giorni le hanno fatto notare – ebbene sì – che al mondo c’è anche chi sta peggio di lei, fatto sta che mi ha ESAURITA.
L’ho già preparata psicologicamente al fatto che può darsi che noi non si riesca ad andare al mercato domani mattina, un po’ perché la mia macchina è sepolta, ma soprattutto perché siamo andati a spasso con il cane oggi pomeriggio e i marciapiedi non sono decisamente a prova di anziano invalido overquintal. In ogni caso l’andazzo di questi ultimi giorni è stato decisamente casalingo, ed è molto probabile che si rifiuti lei per prima a mettere il naso fuori di casa; al che sto qui e non so cosa augurarmi, se sia meglio vederla arrancare nella neve mentre sbuffa come un mantice, o sopportare un altro turno di invettive contro sua figlia, suo genero, la dirimpettaia mattiniera, “Storie Vere” su Rai1 che parla sempre e solo di omicidi (…), gli operai al piano di sopra, la cognata suora, le ex-nuore e compagnia cantante. A me come al solito verrà in mente un ritornello del 1965…

E dopo dieci, venti,
trenta sforzi per partir,
rimane lì impalata
mentre intorno sente dir
Dai, dai, dai,
Dagli una spinta!

Vabbe’.
Il passato è storia.
Il futuro è mistero.
Stasera pizza.

Don Rinaldo l’aveva detto, che ero una pagliaccia.


Nidificare

Aver cominciato una maratona singhiozzante di Sex & The City avrebbe dovuto aiutarmi a ritrovare brio nello scrivere pensierini, e invece mica tanto. Stamattina ho cestinato una bozza che mi ero preparata, a tempo perso, appena dopo la sagra di San Martino, domenica scorsa; alla fine era un post che avrebbe dovuto semplicemente aiutarmi a ricordare i nomi delle pietre che ho comprato, visto che la signora che me le ha vendute non s’è degnata di mettermi dentro i foglietti, come si usa di solito. Tanto poi io li perdo, a dire il vero.
Ho comprato una chiastolite, un lapislazuli, un serpentino, una septaria e un occhio di gatto. Mi piace andare a sentimento… poi, a casa, controllo le proprietà e mi ritrovo sempre con quel mezzo sogghigno idiota da Universo, che cosa mi vuoi dire? Di septaria dovrei farmi fare un sarcofago, ad esempio.

Sì, ho comprato anche un altro di quei taccuini con la copertina in cuoio, uno di quelli piccolini, scrausi, fatti in India o giù di lì. L’ho preso perché, costando poco, ho pensato che non mi sarei fatta tante remore ad usarlo semplicemente come diario. E difatti. Adesso voglio soltanto quelli, mi ispirano infinitamente, quasi più dei moleskine. Sembra di scrivere sulla carta igienica e all’inizio la prospettiva del foglio senza le righe mi gettava un po’ nello sconforto (mi turba l’idea di riguardare la pagina e vedere le scritte sghembe, anche l’occhio vuole la sua parte ed il mio la vuole sempre bella consistente), però lo adoVo. Durerà un niente perché scrivo sempre su una facciata soltanto, ma pazienza… sarà breve ed intenso!

Oggi la neve incombe proprio e io ho voglia solo di fare il nido, così accendo candele da tutte le parti. Stavolta baratto volentieri la casa rustica nel bosco con dei caloriferi degni di tale nome, sinceramente… Perfino le bestiole sono tutte ingretolite (con le eccezioni del caso, visto che le serpille hanno i loro 25-30 gradi costanti nei terrari e non credo che l’inverno le turbi particolarmente). Mi sono imbarcata nello sgombero della scrivania di Yuri – stiamo valutando l’idea di regalarci/farci regalare una stampante per Natale, volevo valutare gli spazi… – ho dovuto prendermi una pausa-cappuccino in mezzo, ma ce l’ho fatta. Babbabiadavero. Ero partita con lo swiffer ma mi ci voleva l’aspirapolvere, altroché. L’amorezozzo.


Il nUovo

L’ossidiana fiocco di neve per le paturnie fa miracoli, sapevatelo… anche se rimango dell’idea che gli effetti di pietre e cristalli siano abbastanza soggettivi, non tutto funziona alla stessa maniera per chiunque.
Ad esempio, adesso non mi è chiaro se come “effetto collaterale” c’è che nelle ultime due mattine se non fosse suonato il telefono avrei dormito beatamente fino alle 11, ma può darsi che sia il tempo, che sia la SAD. Insomma, ieri alle 23:30 quando sono andati via i compari di D&D stava NEVICANDO.

Ho fatto un sogno strano, uno in cui venivo a sapere che uno dei miei cugini si era suicidato perché era depresso e non ne avevo idea… e io dovevo fare una specie di rito magico, ma di una tradizione che non era la mia e che conoscevo a malapena, come fosse hoodoo, qualcosa con una bottiglia in riva al mare, per curare la sua anima. Mi sono svegliata un po’ turbata.
Sto cercando di tener fede al buon proposito di Ostara ed ho ripreso in mano il libro. Ho trovato un paragrafo interessante, con una lista di situazioni di lavoro con le divinità che vanno dall’invocazione alla possessione totale, così ho deciso di tradurla per il mio blog su tumblr. Penso che se mai dovessi riprendere un progetto di un blog “pagano” potrei usare quello. Il “reblog” fine a se stesso mi ha un po’ stancato.

Ah, e per la mia maratona horror sto guardando L’Ultima Casa a Sinistra, il remake del 2009… per quanto sia esattamente quel genere di americanata di cui mi stufavo nel post precedente, devo ammettere che la trama dà una certa soddisfazione. Il gruppo di cattivoni sbandati uccide una ragazza e ne stupra e ferisce un’altra, poi fanno un incidente in auto e trovano rifugio GUARDA CASO presso la famiglia della ragazza sopravvissuta (che, ad un certo punto, più morta che viva, riesce persino a riguadagnare la soglia di casa). E graziaddio la madre non è la solita perfetta imbecille e capisce al volo chi si sono tirati in casa. Devo dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa da questa cosa, ci hanno abituati ormai a perfetti idioti… questi no, questi si armano e si vendicano in maniera veramente molto granguignolesca. Anche un po’ troppo (infierire su un setto nasale già rotto, infilare un braccio nella bocca del tritarifiuti e finire in bellezza con un martello nel cranio è un tripudio di sangue e urla disumane), però mi ha coinvolto. Un pochino. Poco.
Però il finale è una chicca splatter, mi tocca ammetterlo.

L’altro giorno avevo aperto il mio uovo di Pasqua… ne avevo comprato uno della Kinder, mi sento una delle poche persone al mondo a stravedere per il cioccolato bicolore; solo che ho avuto la malaugurata idea di dimenticarmelo – aperto e quasi finito – sul divano. Così giovedì mattina ho trovato la carta, perfettamente ripulita, sul pavimento. E il cane aveva una strana espressione noncurante.
Giovedì alle due meno poco, comunque, Yuri è tornato a casa con un uovo gigante tutto per me. Perché è un ammmore. Mi sa che domani lo apro.